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Sceneggiatura Originale di Kill Bill
- Traduzione Italiana -

CAPITOLO 7
- LA TOMBA SOLITARIA DI PAULA SCHULTZ -

SCHERMO NERO.
Compare la scritta: Capitolo sette. "La tomba solitaria di Paula Schultz".
ESTERNO. ROULOTTE DI BUDD - GIORNO.
Una piccola roulotte è parcheggiata nel bel mezzo dell'arido deserto texano.

A quest'immagine si sovrappone il seguente sottotitolo:
"La città di Austin in Texas".
Un pugno bussa alla porta della roulotte.
La porta si apre rivelando Budd, il fratello di Bill.
L'individuo che abbiamo di fronte non è neanche lontanamente paragonabile all'uomo dall'aspetto spavaldo con indosso il completo nero e gli stivali da cowboy con le punte in argento che abbiamo visto durante il massacro di El Paso. No, il Budd che ci viene presentato adesso è un uomo che ha trascorso gli ultimi 5 anni incollato alla bottiglia. Bill, con il suo solito aspetto impeccabile, in piedi in mezzo alla polvere e alla sporcizia, osserva il fratello immerso in quello che è diventato il suo nuovo e degradante habitat naturale. Sullo sfondo, riusciamo a scorgere un'annoiata Elle Driver all'interno dell'auto di Bill. Budd, sorpreso da questa visita inaspettata, esclama:

Budd: Ma tu guarda... il fratello Bill che approfitta di questa splendida giornata per compiere i suoi doveri familiari.

Bill: Come te la passi, Budd?

Budd: Bill, lo sai come mi va la vita, no? E' un continuo via vai di feste sfrenate e ricche signore.

Budd strizza gli occhi al sole per vedere meglio la donna all'interno dell'auto del fratello e poi si rivolge a Bill bisbigliando:

Budd: Sbaglio o nella tua macchina c'è quella sottospecie di stronza vichinga, alta, bionda e con un occhio solo?

Bill: Si, è Elle. Vuoi andarla a salutare?

Budd: Non ci siamo neanche detti addio, che senso avrebbe adesso dirsi ciao?

INTERNO. AUTO DI BILL.
Elle, comodamente seduta sul sedile accanto al posto di guida, regola al massimo sia l'aria condizionata che il volume dello stereo e intanto si gusta da dietro il finestrino la riunione fraterna in corso.
E' evidente che tra lei e Budd non è rimasto neanche un briciolo d'amore.

Budd: Di cosa mi vuoi parlare?

Bill: Non mi inviti ad entrare?

Budd: No.

Bill: Posso chiederti il perchè?

Budd: Qui dentro puzza. Ecco perchè.
Allora, dimmi cosa c'è di così importante da giustificare questa rimpatriata?

STACCO TEMPORALE.
La conversazione tra i due fratelli è andata avanti. Budd è seduto sulla soglia della roulotte con in mano una bottiglia di Jack Daniel's mentre Bill è in piedi di fronte a lui.

Budd: Mi stai dicendo che si è sbarazzata di 88 guardie del corpo prima di far fuori O-Ren?

Bill: No, non erano davvero 88. Si facevano solo chiamare i Crazy 88.

Budd: Perchè?

Bill: Non lo so. Forse pensavano fosse un nome figo. Ad ogni modo, O-Ren era insieme a 26 o 27 di loro quando *BEEEEP* l'ha attaccata. Sono caduti tutti sotto la sua spada di Hanzo.

Queste ultime parole catturano l'attenzione di Budd.

Budd: Ha una spada di Hattori Hanzo?

Bill annuisce.

Bill: Ha una spada di Hanzo.

Budd: Ne ha fatta una apposta per lei? Ma non aveva giurato solennemente che non avrebbe più forgiato una spada?

Bill: A quanto pare ha rotto il giuramento.

In un primo momento Budd non risponde, poi:

Budd: Questi musi gialli sanno covare il rancore come pochi. O forse sei tu che riesci a tirare fuori il peggio dalle persone.

Bill: (pausa) So ancora prima di farla che questa è una domanda ridicola ma non è che per caso hai continuato ad allenarti con la spada?

Budd: Al diavolo, l'ho data in pegno anni fa'.

Bill: Hai impegnato una spada di Hattori Hanzo?

Budd: Già.

Questa mancanza di rispetto addolora Bill.

Bill: Non aveva prezzo.

Budd: Non a El Paso. A El Paso mi hanno dato 250 dollari per quella spada.

Bill: Dal momento che si trattava di un mio regalo, perchè non mi hai dato la possibilità di ricomprarla?

Budd: Perchè così facendo mi sarei dovuto ricordare della tua esistenza.
Sarò anche un pezzente e un ubriacone ma in fin dei conti non mi reputo poi così disperato. Ma ormai, che senso ha rivangare questo cumulo di stronzate?
Quella troia non si beccherà di certo una medaglia se ammazza un pezzo di merda come me con una spada da samurai. Faccio il buttafuori in uno strip club, Bill. Se vuole combattere con me, le basta venire a fare un po' di casino al locale e ci batteremo.

Bill: ...Budd, devi starmi a sentire. Lo so che non parliamo da un po' di tempo e che l'ultima volta non è stato molto piacevole ma ti consiglio di smetterla di essere arrabbiato con me e di iniziare ad aver paura di *BEEEEP*, perchè sta arrivando e sta arrivando per ucciderti. E a meno che tu non accetti il mio aiuto, non ci sono dubbi che ci riuscirà.

Budd si accorge che l'interesse di Bill per la sua vita è sincero.
Bill continua nel tentativo di persuadere il fratello.

Bill: Perchè non dimentichiamo il passato e ci concentriamo sul lato positivo di tutto questo?

Budd ridacchia.

Budd: E quale sarebbe il lato positivo?

Bill: Che in questo modo è riuscita a far riunire i due fratelli.

Budd è seriamente toccato dall'interesse dimostrato da Bill e ridacchia fra sè.

Budd: Apprezzo il tuo interesse ma neanche il tempo riuscirà a riportare le cose come erano prima. Io ho le mie colpe ma non sono un infame che scarica le sue responsabilità. Quella donna merita la sua vendetta. E noi meritiamo di morire.
Ma...la cosa vale anche per lei.
Quindi credo che adesso non ci resta che aspettare e vedere che succede, no?

ESTERNO. STRIP CLUB "MY OH MY" - GIORNO.
Il "My Oh My" è lo strip club da due soldi dove lavora Budd.
Il suo lavoro consiste nello sbattere fuori, magari con qualche dente in meno, i balordi peggio di lui. Budd posteggia il suo scassatissimo furgone di fronte all'ingresso del locale e scende dal veicolo.
INTERNO. STRIP CLUB "MY OH MY" - GIORNO.
Budd entra nel locale. Gli interni dello strip club sono interamente rivestiti da pannelli di legno. Al momento, ci sono giusto un paio di tizi che bevono al bar. Nessuna ragazza si sta ancora esibendo. Non appena lo vede, Ted, il proprietario, inizia a urlargli contro.

Ted: Sei in ritardo, Budd! Qui non siamo a scuola, hai capito?

Budd neanche gli risponde e continua a camminare verso il retro del locale passando accanto a una delle spogliarelliste intenta a servire da bere ai clienti.

Spogliarellista: Ciao, Budd.

Budd: Ciao Lucky.

Un'altra spogliarellista esce dal bagno delle donne e gli va incontro.

Spogliarellista: Budd, tesoro, il bagno si è rotto di nuovo. Acqua e merda su tutto il pavimento.

Budd: Ci penso io Suzie Pie.

ESTERNO. STRIP CLUB "MY OH MY" - NOTTE.
Un nuovissimo ed enorme pick up rosso si ferma all'interno del parcheggio.
Alla guida del veicolo c'è la Sposa. Gli occhi della donna sono puntati verso la porta d'ingresso del locale. La Sposa, riflessa nello specchietto retrovisore dell'auto, lega a coda di cavallo i suoi lunghi capelli biondi con un elastico, indossa un cappellino da baseball che riporta la scritta: "STUBB'S BAR B-Q" e scende dalla macchina. La donna è vestita nel tipico stile country: jeans Levi's, stivali da cowboy e maglietta con la scritta "Harley Davidson: Loud and Proud".
INTERNO. STRIP CLUB "MY OH MY" - NOTTE.
La Sposa varca l'ingresso del locale. In quel momento, la band sta eseguendo un assordante brano di musica country. La donna si avvicina al bar e ordina da bere.

La Sposa: Una Shiner.

Il barista le porge una bottiglia di birra Shiner Bock.
Mentre sorseggia la birra texana, la Sposa sposta il suo sguardo prima sulla band e poi sulla folla in cerca di Budd. La Sposa non impiega molto tempo a trovarlo. Budd, al momento sta controllando la folla seduto su uno sgabello. L'uomo muove la testa a ritmo di musica. Gli occhi della Sposa vengono inquadrati improvvisamente in primissimo piano nel tipico stile Shaw Brothers e il tema della vendetta esplode nella soundtrack. La donna rimuove velocemente il sog dal fodero e arma in pugno comincia a farsi strada tra la folla di texani in direzione del suo ignaro nemico.
La furia della donna viene frenata da un assurdo imprevisto.
Un grosso cowboy, completamente ubriaco, si alza di scatto facendo cadere a terra ogni bottiglia e ogni bicchiere che era sul suo tavolo e completa l'opera vomitando dapertutto. Budd si dirige verso quel disastro imprecando contro sè stesso. La Sposa lo osserva mentre pulisce il vomito.
ESTERNO. AUTOSTRADA TEXANA - NOTTE.
Mentre il brano della scena precedente continua a farsi sentire nella soundtrack, vediamo Budd, di ritorno dal lavoro, percorrere a bordo del suo furgone una deserta autostrada texana. La vettura di Budd passa accanto al nuovo pick up rosso della Sposa parcheggiato lungo la strada. Non appena viene superata, la donna accende il motore e inizia a seguirlo a fari spenti, tenendosi a buona distanza nell'oscurità. Budd continua a guidare e sembra non notare affatto la vettura che lo scorta nel buio.
ESTERNO. ROULOTTE DI BUDD - NOTTE.
Budd accosta il furgone di fronte alla sua piccola roulotte. L'uomo scende dalla vettura ed entra in casa chiudendo la porta dieto di sè.
La Sposa ferma l'auto ed osserva da lontano l'isolata roulotte attraverso il finestrino.

Dalla roulotte comincia a venir fuori un brano country strappalacrime.
Vediamo la sagoma di Budd passare davanti alla finestra della roulotte un paio di volte. La Sposa, intanto, ha scelto l'arma con la quale lo attaccherà: la sua spada da samurai di Hattori Hanzo. Una grande attrice del calibro di Uma Thurman riesce a far capire allo spettatore più sveglio i motivi legati alla sua scelta anche solo con lo sguardo. La Sposa vuole scontrarsi non con il patetico Budd di oggi ma con il guerriero che era un tempo. Solo mandando al creatore quel Budd potrà ritenersi soddisfatta. La Sposa estrae un berretto nero e lo indossa nascondendovi all'interno i suoi capelli biondi poi applica del make up nero sotto gli occhi, su entrambe le palpebre e sul naso. Fatto questo, spegne la luce interna dell'auto, apre lo sportello e si avventura inosservata nella notte texana.
Con in mano la spada di Hanzo riposta nel fodero, la Sposa avanza carponi attraverso il deserto in direzione della roulotte di Budd. Inaspettatamente, in un punto indistinto dell'ampio spazio aperto, un gatto si scaglia addosso a un ratto provocando una lotta molto rumorosa. La Sposa si blocca all'istante e affonda il viso nel terreno per non farsi notare. All'interno della roulotte, Budd solleva la puntina del suo fonografo, interrompendo la musica. Da lontano, distinguiamo la sagoma di Budd che guarda fuori dalla finestra della roulotte. La Sposa è ancora sdraiata faccia a terra. Budd sembra aver capito che il frastuono che lo aveva disturbato non era altro che la zuffa tra un gatto e un topo. Le tende della roulotte si richiudono. La puntina del fonografo ritorna al suo posto e la musica riprende a suonare. Primo piano della Sposa con il viso ancora a contatto con la sporcizia.
La donna, con gli occhi inchiodati alla roulotte, aspetta giusto qualche secondo prima di continuare a muoversi verso il suo obbiettivo.
La Sposa è finalmente arrivata proprio all'ingresso della roulotte.
E' così vicina che è possibile sentire il suono della sedia a dondolo dove è seduto Budd fare avanti e indietro. La donna riesce a distinguere anche il suono di una bottiglia che viene stappata, quello del liquido che viene versato e quello del bicchiere che viene bruscamante appoggiato sul tavolo.
Accovacciata sulle punte dei piedi, la Sposa rimuove con estrema cura, lentamente e in silenzio, la spada di Hanzo dal fodero.

Attraverso la piccola fessura sotto la porta, la donna riesce a vedere l'immagine un po' distorta dei piedi di Budd sul pavimento. La Sposa si mette in piedi lentamente e rimuove il berretto nero liberando i capelli biondi che vanno ad adagiarsi sulle spalle. La mano destra ha saldamente in pugno la spada di Hanzo mentre la sinistra stringe il pomello della porta. Veloce come una lucertola texana [L'espressione "Like a Texas lizard on glass" è presa da un brano della colonna sonora del film "Convoy" del 1978 di Sam Peckinpah], la Sposa rompe la serrattura della porta assestando un forte colpo con l'impugnatura della spada.
Primo piano della scadente serratura che va in frantumi.
La donna apre di scatto la porta.
Punto di vista della Sposa:
Budd, serenamente seduto sulla sua sedia a dondolo che si muove avanti e indietro a ritmo di musica, ha in mano un fucile a doppia canna puntato contro di lei!
Primo piano alla Sergio Leone: la Sposa sbatte gli occhi.
Dal fucile di Budd esplode un colpo che sembra investire in pieno lo spettatore.

La Sposa che era rimasta immobile sulla soglia viene centrata violentemente al petto dallo sparo e scaraventata con forza all'indietro a metri di distanza.
La Sposa atterra pesantemente al suolo di schiena.
Budd si alza dalla sedia a dondolo e solleva la puntina del fonografo interrompendo il brano. Poi, con in mano il fucile, si avvicina alla porta aperta della roulotte guardando dall'alto in basso la Sposa.
Punto di vista di Budd:
La Sposa è distesa a terra. L'impatto le ha fatto cadere di mano la spada.
Ha il petto completamente imbrattata di sangue. Il dolore è tale che la donna riesce a produrre solo qualche gemito sommesso.
Budd scende gli scalini della roulotte e si avvicina alla donna.

Budd: Scommetto il tuo bel culo che adesso stai bruciando come una dannata, non è vero?

La Sposa imbrattata di sangue si lascia sfuggire altri lamenti.

Budd: Ti sei beccata una doppia dose di sale grosso dritta nelle tette. Non avendo tette, belle o grandi come le tue, non riesco ad immaginare come possa bruciare quella merda...

Budd si avvicina a lei piegandosi sulle ginocchia.

Budd: ...anzi, saperlo non mi interessa neanche.

Nonostante sia ferita e momentaneamente incapace di difendersi, la Sposa reagisce alle provocazioni di Budd sputandogli in piena faccia saliva mista a sangue.

La saliva cola giù dalla guancia e dal naso di Budd. Il cowboy estrae dalla tasca posteriore dei pantaloni una bandana rossa e si pulisce il viso. Poi il suo sguardo si rivolge verso la "sputatrice".

Budd: Scommetto che adesso ti sentirai una grande esperta riguardo il dolore che può provocare il sale grosso, giusto? Ma in verità, non puoi definirti tale prima di averne sperimentato una dose sul didietro.

Spingendola con il suo stivale da cowboy, Budd la gira facendola adagiare sullo stomaco, dopodichè ricarica il fucile, prende la mira e le spara dritto al fondoschiena. Non appena viene raggiunta dallo sparo, la Sposa emette un urlo lancinante e inarca la testa all'indietro per il dolore. Finora non l'avevamo mai vista urlare con nessuno dei nemici affrontati in precedenza.

Budd: Ora sei un po' più calma, vero? E già...è difficile fare il figo con due dosi di sale grosso conficcate nelle chiappe.

Poi, con fare quasi compassionevole, l'uomo conosciuto un tempo come "Sidewinder", le inietta qualcosa nel braccio con una siringa facendole perdere rapidamente i sensi. Dopo aver mandato giù un sorso di Jack Daniels, Budd estrae dalla tasca dei pantaloni un piccolo cellulare argentato, alza l'antenna e preme un tasto.

INTERNO. PALESTRA DI ELLE DRIVER - NOTTE
La donna dai lunghi capelli biondi alta un metro e ottanta nota col nome in codice di "California Mountain Snake" è impegnata in un'intensa sessione di boxe con il suo allenatore. Bisogna ammetterlo, questa stronza sa bene cosa significa tirare cazzotti. Elle colpisce l'uomo con un pugno micidiale (enfatizzato dall'effetto sonoro di un incidente stradale) provocando la morte del povero malcapitato. Elle risponde al telefono. Da questo momento, Elle e il suo interlocutore verranno inquadrati in modo alterno.

Elle: Bill?

Budd: Hai sbagliato fratello, stronza malefica.

Elle: ...Budd?

Budd: Bingo.

Elle: E a cosa devo questo dubbio piacere?

Budd: Ho appena catturato l'imprendibile cowgirl.

Questa frase cattura all'istante l'attenzione di Elle.

Elle: Intendi dire quello che penso?

Budd: Dipende da quello che pensi. Se pensi che l'ho presa...bhe, c'hai azzeccato.

Elle: L'hai uccisa?

Budd: Ancora no ma in questo momento potrei farlo con grande facilità. Adesso è così mansueta che potrei darle il colpo di grazia con un sasso.

Elle: E che stai aspettando? Dimostra di avere ancora un po' di coraggio che ti scorre nelle vene.

Budd: No, non è questo...è che non ammazzo nessuno da così tanto tempo, cazzo. E che la cosa rimanga solo tra me, te e Gesù Cristo ma avevo fatto una specie di giuramento a riguardo. Poi...non lo so...non mi sembra giusto...quando anni fa' portavo a termine un omicidio lo facevo solo perchè venivo pagato. Mi sono ridotto a ragionare proprio come un dilettante...

Rimaniamo dal lato di Elle.

Budd (fuori campo): Ad ogni modo...indovina cos'ho in mano in questo momento.

Ritorniamo da Budd.
Quello che ha in mano è la spada di Hattori Hanzo della Sposa.

Budd: Una spada di Hattori Hanzo nuova di zecca. E lasciamelo dire Elle, questa si che si chiama una lama affilata.

Elle: Quanto vuoi?

Budd: E' difficile da stabilire...sai, non ha prezzo.

Elle: Posso darti 100.000 dollari.

Budd: Lo so che potresti, peccato che io voglia un milione di dollari per questa spada.

Elle: Cristo, Budd! E chi avrebbe mai detto che eri un capitalista del genere? Pensavo che gli ubriaconi come te non fossero così attaccati al denaro.

Budd: Bhe, sai com'è Elle? Con un milione di dollari ci si può comprare un sacco di Jack Daniel's...

Elle: Ma allora perchè venderla a una stronza malefica come me se sai bene che Bill sarebbe disposto a pagare molto di più?

Budd: Perchè l'alcol che mi porterà alla tomba lo voglio comprare con i tuoi soldi non con quelli di Bill.

Elle: Come ci accordiamo allora?

Budd: Vai a comprare un biglietto per il Texas e fatti trovare qui domani mattina. Tu mi darai un milione di dollari in contanti e io ti consegnerò la più grande spada che l'uomo abbia mai creato. Allora, che mi dici?

Elle: Dico che siamo d'accordo. Ma a una condizione.

Budd: Quale?

Elle: La devi uccidere stanotte (pausa). E un'altra cosa...

Budd: Hai detto una condizione.

Elle: Fa parte della stessa richiesta.

Budd: Dimmi.

Elle: Deve soffrire fino all'ultimo respiro.

Budd: Elle, tesoro, questo te lo posso garantire già da adesso.

Elle: Allora, ci vediamo domani milionario.

INQUADRATURA DALL'ALTO - ESTERNO. CIMITERO - NOTTE
Lo spettatore guarda dall'alto un lugubre cimitero texano.
Lapidi...tombe...sporcizia...nebbia bassa...questa scena potrebbe essere scambiata per l'inizio di uno zombie movie ambientato in Texas.
L'inquadratura comprende due uomini muniti di pale che scavano una fossa (uno è Budd e l'altro è un certo Ernie), illuminati dai fari anteriori del furgone di Budd e la Sposa legata e imbavagliata distesa nel cassone del medesimo scassatissimo veicolo. La Sposa comincia lentamente a riprendere i sensi.
Un po' di sangue le si è coagulato intorno alle ferite.
Una corda le tiene stretti i polsi di fronte a sè.
Una spessa cintura da cowboy è stretta intorno ai suoi stivali da cowboy color marrone rossastro. Ad un tratto, le sue palpebre si aprono e quello che vede sono solo stelle. La donna è sovrastata da un gigantesco, cielo nero texano pieno di stelle. La Sposa non ha la minima idea di dove possa trovarsi.
Sposta la testa prima a sinistra e poi a destra ma tutto quello che vede sono le pareti del furgone. Si concentra, allora, sui rumori e le voci che sente provenire dall'esterno. Distingue il canto dei grilli, il rumore di qualcuno che scava e qualche frase in spagnolo pronunciata da uno dei due uomini.
Ad un tratto sente il rumore di una delle pale che sbatte contro qualcosa che si trovava sotto terra. I due uomini comunicano tra di loro in spagnolo senza sottotitoli. Sentiamo che i due stanno sollevando qualcosa di pesante e possiamo supporre che si tratti di una bara. La Sposa al contrario non riesce a comprendere minimamente quello che sta succedendo. I due la lasciano cadere a terra provocando un forte botto. La Sposa sente avvicinarsi il rumore di stivali che calpestando erba secca. Ad un tratto, lo sportello del cassone viene rumorosamente abbassato da Budd. L'uomo la fissa per un attimo dall'alto.

Budd: Ben svegliata. Pane e marmellata.

Budd la afferra dal colletto e la scaraventa con forza giù dal furgone.
La donna sbatte a terra molto violentemente.
A terra, la Sposa riesce a scorgere la vecchia bara che i due uomini hanno dissotterrato pochi minuti prima e a fianco una nuova di zecca in legno di pino che sembra uscita dal film "Per un Pugno di Dollari". Vicino alle bare è ben visibile una fossa appena scavata con a lato una piccola montagna di terra. Davanti alla buca è collocata una vecchia lapide che riporta il nome "Paula Schultz". Budd e Ernie sono in piedi davanti a lei. La Sposa affronta i suoi aguzzini sfoderando l'unica arma che le è rimasta: il disprezzo che traspare dal suo sguardo. Budd si rivolge ad Ernie in spagnolo sottotitolato.

Budd (in spagnolo): Guarda che occhi. Questa troia è furiosa. Tu prendile i piedi, io le prendo la testa. (in inglese): Hai niente da dire?

La Sposa si rifiuta di rispondere per non dare loro alcuna soddisfazione.

Budd (in spagnolo): In America, le donne bianche lo chiamano "il rimprovero silenzioso" (ridendo) e noi le lesciamo credere che ci dispiaccia.

I due amici scoppiano a ridere poi si abbassano per afferrare la Sposa e trasportarla verso la bara in pino. Nonostante abbia piedi e polsi legati, la Sposa inizia a divincolarsi freneticamente. I due la lasciano piombare a terra.
Budd estrae una bomboletta di spray al peperoncino dalla tasca.

Budd: Hey, hey, hey, vermiciattolo, guarda qui.

Budd le punta la bomboletta sugli occhi. La Sposa si ferma immediatamente.
La donna, prima fissa il beccuccio della bomboletta e poi Budd.

Budd: Guarda qui, stronza. Questa è una bomboletta di spray al peperoncino.
Tu te ne andrai sotto terra questa notte e questo è quanto.
All'inizio avevo pensato di seppellirti con questa.

Budd estrae una torcia da dietro la schiena e l'accende.

Budd: Ma se continui a fare la stronza, io ti spruzzo tutta questa cazzo di bomboletta dritta nelle palle degli occhi. E allora sarai cieca, ustionata e sepolta viva. Allora che vuoi fare, sorella?

Gli occhi della Sposa si spostano a destra per indicare la torcia.

Budd: Sarai anche stupida ma almeno non sei dannatamente stupida.

I due uomini sollevano la Sposa, la trasportano fino alla cassa in legno di pino e la collocano al suo interno. Budd lascia dentro la bara la torcia e afferra la tavola di legno per sigillarla. Per un breve istante, l'uomo fissa la Sposa dritta negli occhi. La donna ricambia lo sguardo il più a lungo possibile.

Budd colloca la tavola a suo posto coprendo così il viso della donna. Con l'utilizzo di chiodi e martelli, i due uomini sigillano la bara.
INTERNO. BARA IN LEGNO DI PINO.
E' buio pesto, ad eccezione dei piccolissimi spiragli di luce che filtrano dalle fessure tra la bara e il coperchio. Man mano che vengono conficcati i chiodi le fessure diminuiscono. L'unica debole luce rimasta è quella vicino al viso della donna.
Una volta piazzato anche l'ultimo chiodo, la Sposa rimane nel buio più totale.
ESTERNO. CIMITERO - NOTTE.
I due uomini sollevano la bara e la posizionanano all'interno della fossa.
Budd afferra la pala e la riempe di terra.
INTERNO. BARA IN LEGNO DI PINO.
Primo piano delle dita della donna che accendono la torcia.
Primo piano del viso della Sposa illuminato dalla luce.
Bam! La prima vangata di terra colpisce bruscamente la bara. La Sposa sussulta. Bam! Altra terra. La donna sussulta nuovamente. La terra continua a cadere provocando dei rumori man mano più lievi. La Sposa inizia a respirare sempre più velocemente e con evidente affanno. Il suo battito cardiaco si fa frenetico e sembra addirittura far eco all'interno della cassa. Non l'abbiamo mai vista in questo stato prima d'ora. Sta veramente cominciando a farsi prendere dal panico. La Sposa si lascia sfuggire un grido. Poi un altro.
Comincia ad agitare le mani legate verso il coperchio della bara e a sbattere i piedi contro il legno. Inizia a piangere. Ormai è completamente isterica.

Inizia a graffiare il legno fino a farsi sanguinare le dita. Il legno rimane imbrattato dal suo sangue. E' esausta. In tutto questo tempo non ha smesso di ripetere una parola che non avremmo mai pensato di sentirle pronunciare.

La Sposa: Aiuto!

Ad un tratto la donna, cerca razionalmente di contenere la sua crisi.
Si asciuga gli occhi e si passa le mani lungo il viso, cercando mentalmente di
allontanare la bambina che per un attimo si era come impossessata di lei. La donna che avevamo conosciuto come "La Sposa" è finalmente tornata.
La donna inizia a parlare con se stessa.

La Sposa: Bene, ora che ti sei sfogata con questo bel pianto, cerchiamo di trovare un modo per uscire di qui, ok? Stai respirando come se fossi nel bel mezzo di una scopata. Calmati...chiudi la bocca e inizia a respirare lentamente dal naso.

La Sposa obbedisce ai suoi stessi consigli e continua a parlare ma stavolta nella sua mente.

La Sposa (fuori campo): Molto meglio. Ma sei ancora troppo agitata. Riesci a sentire il tuo cuore? E' come se ti avessero seppellita insieme a Buddy Rich [ndr. noto batterista jazz americano]. Spegni quella torcia.

Mentre cerca di convincere sè stessa, la sue voce è ancora un po' scossa dalla paura.

La Sposa (fuori campo): No! Non posso spegnere la luce! Si che puoi. L'oscurità avrà un effetto calmante su di te. Ora spegni quella cazzo di luce.

La donna spegne la luce e lo schermo diventa nero.

ESTERNO. CIMITERO - NOTTE.
Budd e Ernie stanno finendo di riempire la fossa.
La vecchia bara contenente i resti di Paula Schultz è stata messa sul retro del furgone. Prima di salire in macchina, Budd lascia una dozzina di rose rosse sulla tomba della Sposa.
INTERNO. FURGONE DI BUDD (IN MOVMENTO) - NOTTE
Budd è alla guida del veicolo. Ernie è seduto accanto a lui.
L'autoradio suona della musica messicana.
Il telefonino argentato di Budd inizia a squillare.

Budd (al telefono): Pronto? [ndr. Budd dice ironicamente "Yellow" invece di "Hallo"].

INTERNO. AEREO (IN VOLO) - NOTTE
Elle Driver è seduta sulla poltrona di un aereo diretto verso lo stato del Texas. Sta chiamando Budd dal telefono dell'aereo.

Elle: L'hai già fatto?

Budd: Elle, tesoro, sta soffrendo proprio in questo momento.

Un sorriso compare sul volto di Elle.
La donna si lascia cadere la testa sulla poltrona, chiude gli occhi e emette un
rilassato: "Ahhhhhhhhhhhhhhh". Ha la soddisfazione stampata in faccia.
DISSOLVENZA IN NERO.

 

|Traduzione italiana a cura di Silvia M.|

 

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